Si parla di terapia conservativa dentale quando è necessario procedere con la rimozione della carie dentale e con la ricostruzione successiva. La carie inizia a manifestarsi come una macchia bianca sullo smalto detta decalcificazione dove lo smalto diventa più poroso e più fragile.
Se non si mettono in atto delle azioni terapeutiche preventive in modo tempestivo, questa zona dello smalto può trasformarsi in breve tempo in una cavità o “carie”. Le carie ai denti sono originate dalla placca batterica.
A causa di questa cavità il dente diventa sensibile al caldo e al freddo. La cavità creata può andare molto in profondità e provocare infiammazioni forti e dolorose, alle quali è possibile rimediare solo con la devitalizzazione.
Per verificare lo stato del dente e la gravità dell’infiammazione il dentista procede di solito a una radiografica specifica, strumento diagnostico fondamentale. In base alle evidenze registrate deciderà il piano di trattamento necessario.
come si procede?
Il trattamento terapeutico si svolge in diversi step: innanzitutto, il dentista si occupa della rimozione della carie e, successivamente, della ricostruzione dell’elemento mediante un’otturazione in resina composta.
Tale materiale viene scelto sia perché altamente resistente che perché molto simile esteticamente allo smalto dentale.
Se non è possibile procedere con un’otturazione, a causa di una condizione particolarmente compromessa dell’elemento dentale, il dentista provvede a realizzare e applicare un intarsio. Tale dispositivo protesico può essere applicato sia su un dente devitalizzato che vivo.